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Istituzioni Pubbliche di Assistenza Veneziane

CONCLUSA LA CAMPAGNA VACCINALE ANTICOVID DI IPAV. SOMMINISTRATA ANCHE LA SECONDA DOSE AD OLTRE 800 PERSONE TRA OSPITI E DIPENDENTI

Pubblicata il 12/02/2021

Si è conclusa il 5 febbraio la campagna vaccinale rivolta ad anziani ospiti e lavoratori di IPAV (Istituzioni Pubbliche di Assistenza Veneziane). Complessivamente anche la seconda dose di vaccino anti-Covid è stata somministrata ad oltre 800 persone.
 
“La campagna di somministrazione di entrambe le dosi di vaccino Pfizer, necessarie per poter raggiungere l’effettiva protezione dal virus SARS–cov2, si è conclusa il 5 febbraio – afferma Luigi Polesel, Presidente di IPAV. - Ricordo che la prima fase era terminata il 20 gennaio scorso e, a distanza di due settimane, siamo riusciti a somministrare anche la seconda dose di vaccino ad oltre 800 persone tra anziani ed operatori. Ora l’obiettivo è organizzare nelle prossime settimane un’altra campagna per vaccinare gli ospiti entrati nel frattempo nelle nostre strutture ed i nuovi operatori, includendo infine anche coloro che, dopo aver contratto il virus, sono diventati negativi entro il 30 novembre scorso”.
 
Il personale IPAV ha organizzato le due fasi di questa prima campagna in collaborazione con l’Azienda ULSS 3 Serenissima, i Medici Coordinatori dei Centri Servizi e i Medici curanti degli anziani.  L’età media degli ospiti vaccinati, perlopiù donne, è oltre gli 80 anni, ma si contano anche dei centenari.
Nelle unità di vaccinazione, organizzate nelle cinque strutture di IPAV a Mestre e a Venezia, un Medico curante degli anziani è sempre stato presente, mentre la somministrazione è stata eseguita da un infermiere dipendente. Le vaccinazioni avvenute sono state immediatamente registrate nel portale creato specificatamente a questo scopo dalla Regione Veneto.
Da sottolineare anche che non si è registrata nessuna grave reazione avversa, ma soltanto, in rari casi, lievissimi disturbi transitori.
 
SCASSOLA (FIMMG): “IL VACCINO PROTEGGE DALLA MALATTIA, MA OCCORRE MANTENERE ATTIVE ANCORA A LUNGO TUTTE LE MISURE DI PROTEZIONE”
“La campagna vaccinale realizzata tempestivamente è un’arma fondamentale che la scienza ci ha messo a disposizione per combattere il virus SARS-Cov2” – sottolinea anche Maurizio Scassola, Segretario della Federazione Medici di Medicina Generale di Venezia e del Veneto - E’ un primo passo di fronte alla pandemia che permette di ampliare nettamente la tutela della salute degli ospiti delle RSA e degli Operatori sanitari che li assistono. Ma occorre mantenere ancora, per lungo tempo, il massimo rigore nell’applicazione di tutte le misure di protezione previste, dobbiamo continuare ad agire con la massima cautela. Il vaccino attualmente ha l’obiettivo di proteggere le persone, a cui è stato somministrato, dallo sviluppo della malattia o di controllarne la gravità; una piccola parte dei vaccinati potrebbe manifestare la malattia da SARS-Cov2, ma in forma lieve, senza alcuna complicazione pericolosa. Al momento, non sappiamo se chi ha ricevuto il vaccino può comunque contribuire alla circolazione del virus, rischiando di infettare chi non lo ha ancora avuto. Questo contesto ancora così delicato ci impone di procedere con estrema cautela, confidando che i continui monitoraggi degli organismi sanitari potranno dirci nei prossimi mesi come dovremmo intervenire: la protezione del vaccino dovrebbe mantenersi per almeno sei mesi, poi le autorità stabiliranno come procedere per eventuali richiami e nel frattempo i centri di ricerca saranno attrezzati anche per l’aggiornamento dei vaccini in linea con eventuali mutazioni del virus. La strada è ancora lunga e complessa, ma ciò che sta avvenendo dimostra che possiamo davvero riuscire a contrastare efficacemente questa pandemia”.

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